21 marzo
SAN GIUSTINIANO di VERCELLI
(Vescovo)
Fu vescovo di
Vercelli dal 435 al 452, come quarto successore di sant'Eusebio.
Secondo vari studi, Giustiniano non nacque a Vercelli, ma fu allievo
di san Martino di Tours. Venuto da fuori città, fu accolto ed
accettato dalla popolazione, come un padre.
Così fu vescovo insigne della città e guida dei chierici-monaci.
Infatti il presule vercellese, secondo quanto scrisse sant'Ambrogio,
doveva reggere il monastero e governare la diocesi, per cui oltre
all'ufficio pastorale comune a tutti i vescovi, doveva dirigere il
cenobio ecclesiastico fondato da Sant'Eusebio.
In esso i chierici si esercitavano nella disciplina ascetica,
attendevano agli studi, si preparavano al ministero, vivevano in
comunità e osservavano una disciplina simile a quella dei monasteri.
Durante il suo episcopato, nel 448, passò per Vercelli san Germano,
vescovo di Auxerre, diretto a Ravenna dove poco dopo mori.
La firma di san Giustiniano si leggeva nell'epistola sinodale del
451, con la quale i vescovi della provincia milanese aderivano alla
dottrina cattolica contro l'eresia di Eutiche.
Morì nel 452.
La sua iscrizione sepolcrale è composta di dieci esametri che
celebrano con enfasi la santità di vita, la fedeltà alla giustizia e
la gloria celeste del mistico antistite, padre della Chiesa
vercellese e partecipe della schiera apostolica, che resse la
diocesi sedici anni, sei mesi e alcuni giorni.
fonte: santodelgiorno.it
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