8 maggio
SAN VITTORE IL MORO
(Martire)

San Vittore nacque in Mauretania, una provincia romana sulla costa mediterranea del Nord Africa, nel III secolo e per questo conosciuto anche con il nome di Vittore il Mauro.

Vittore crebbe in una famiglia cristiana, tuttavia decise di diventare un soldato dell'esercito romano.
Riuscì a tenere per lungo tempo nascosta la sua fede in Gesù Cristo, ma la cosa fu scoperta dall'imperatore Massimiano dopo che Vittore distrusse volontariamente un altare pagano a un dio romano.

Portato dinnanzi all'Imperatore che pretendeva una conversione, Vittore si rifiutò e anzi confermò a gran voce la propria devozione. L'Imperatore ordinò, dunque, che venisse imprigionato e che subisse torture fino a quando non avesse ritrattato, rinnegando Cristo e il Cristianesimo.
Vittore durante la prigionia subì atroci supplizi ma sempre rifiutò di abiurare la propria fede e fare sacrifici agli dei pagani.


L'8 maggio del 303,riuscì ad evadere dal carcere, ma fu subito catturato  e portato davanti ai suoi aguzzini che, su ordine dell'Imperatore, lo decapitarono presso il giardino del palazzo Reale, ai confini di un bosco. Il  suo corpo fu lasciato senza sepoltura alla mercé degli animali selvatici  su ordine dell'imperatore, il quale si era molto adirato alle parole di  Vittore che, prima di morire, gli predisse la vicina morte.

Sei giorni dopo l'Imperatore mandò i suoi soldati a controllare le condizioni del corpo di Vittore e lo trovarono intatto.
Fu così finalmente concesso di seppellire  il corpo del Santo al Vescovo di Milano, Materno, il quale, dopo averlo avvolto nel lino, gli donò degna sepoltura presso un Sacello finemente adornato che oggi si trova nella Basilica di Sant'Ambrogio a Milano.

Il culto di San Vittore martire si diffuse rapidamente fin dalla sua morte, grazie anche ad Ambrogio, e molti miracoli furono attribuiti al santo milanese.
San Vittore da Milano, come in seguito fu denominato,  è il Patrono degli esiliati e dei prigionieri.

fonte: santodelgiorno.it