28 maggio
SAN GERMANO DI PARIGI
(Vescovo)

Quello che conosciamo della vita di questo santo, patrono di Parigi, lo dobbiamo ad un suo amico, il poeta Fortunato di Poitiers.

Germano nacque a Autun verso la fine del V secolo. Dopo gli studi compiuti ad Avallon, andò ad abitare presso un parente conducendo una vita da eremita, usanza assai frequente nella Francia del secolo V e VI.

Chiamato dal vescovo di Autun, venne ordinato diacono e, tre anni dopo, sacerdote; più tardi gli fu affidata la direzione del monastero di S. Sinforiano, dove portò l’impronta di un forte ascetismo, tanto da suscitare le proteste dei monaci, costretti talvolta alla fame per dar da mangiare ai poveri. Da lì comunque egli prenderà i primi elementi per la sua fondazione parigina.

Verso il 556, mentre si trovava a Parigi presso il re Chilperico, venne da questo chiamato a succedere al vescovo Libano e da allora egli ebbe anche la funzione di “moderatore” presso la famiglia reale, non sempre ascoltato soprattutto in occasione delle accese lotte che segnarono la successione di Clotario. Ma il suo nome è soprattutto legato alla consacrazione di una chiesa, fatta erigere dal re Chilperico, dedicata al martire san Vincenzo di Saragozza, accanto alla quale Germano fondò un monastero, collocandovi un primo nucleo di confratelli provenienti da Autun. Nel secolo VII la fondazione diventerà luogo di sepoltura dei re merovingi.

San Germano è anche conosciuto per la sua partecipazione ad alcuni avvenimenti molto importanti della Chiesa di Francia che hanno segnato la sua personalità profonda ed estremamente affascinante.
In particolare si ricorda il concilio di Tours nell'anno 567, la consacrazione del vescovo Felice di Bourges nel 570. San Germano si ricorda anche per avere partecipato al concilio di Parigi nell'anno 573.

Morì ottantenne il 28 maggio 576 e fu sepolto nella cappella di S. Sinforiano attigua alla chiesa abbaziale di S. Vincenzo. Da lì nel 754, diffusasi la fama della sua santità e dei miracoli ottenuti per sua intercessione, i suoi resti furono traslati, per ordine di Pipino il Breve, sotto l’altar maggiore della stessa chiesa, che da allora fu dedicata a Germano.
L‘intero complesso ha dato il nome ad uno dei più noti quartieri parigini, Saint-Germain-des-Prés.

fonte: santodelgiorno.it