21 maggio
SANTI MARTIRI MESSICANI
(Cristoforo Magallanes Jara e 24 compagni)

La figura di Don Cristòbal viene commemorata insieme a quella dei suoi ventiquattro compagni martiri messicani, uccisi nel clima di una terribile persecuzione ai danni dei cristiani che ha tormentato la storia messicana di inizio sec. XX.

Stando alle notizie in possesso sulla vita del Santo, Cristóbal Magallanes è nato il giorno 30 del luglio del 1869 presso la cittadina di Totatiche che si trova nell’attuale territorio della regione dello Jalisco, in Messico.
Cristóbal Magallanes è cresciuto in un ambiente spiccatamente religioso tant’è che già al tempo della sua adolescenza, vide nascere nel proprio animo il sentimento di perseguire una vita consacrata al Signore. Infatti, Cristóbal Magallanes ha seguito un percorso formativo e religioso che lo porterà ad essere ordinato sacerdote.

Il suo impegno nel mondo religioso non fu rivolto a prendersi cura di una comunità oppure di una parrocchia, bensì seguendo i suoi ideali decise di essere missionario tra gli indigeni "huichole", che in quel periodo si trovavano a condurre una vita molto difficile praticamente ancora allo stato primordiale, suscitando anche numerose vocazioni sacerdotali.

Tuttavia ben presto Cristóbal Magallanes e tantissimi altri religiosi cattolici, dovettero fare i conti con una situazione politica che in Messico verso la fine degli anni Dieci, era diventata sempre più ostile al mondo clericale. Con l’avvento al potere di Plutarco Elías Calles, vennero emanate delle leggi spiccatamente anticlericali. L’allora presidente mise in atto una legge che restringeva in maniera importante la libertà religiosa per il popolo messicano, proprio come storicamente è accaduto nei più opprimenti regimi dittatoriali.

Di fronte alla persecuzione don Cristòbal non si perse d'animo e alla chiusura del seminario di Guadalajara si offrì di fondarne uno nella sua parrocchia per continuare la formazione dei futuri sacerdoti.

Nel 1927 a causa delle sue predicazioni venne accusato dal regime di fomentare le folle contro il Governo con tanto di corsa alle armi. Venne arrestato ed dopo un processo molto sommario, il 25 maggio 1927, venne condannato a morte per mezzo di fucilazione insieme ai propri compagni.

Poco prima di essere fucilato, di fronte al plotone di esecuzione trovò la forza di confortare i suoi compagni e offrì il sangue per la rappacificazione e l'unione del Messico.

Cristoforo e i suoi 25 compagni di martirio sono stati beatificati da Giovanni Paolo II il 22 novembre 1992; dallo stesso pontefice sono stati canonizzati il 21 maggio 2000.

fonte: santodelgiorno.it