2 luglio
S. BERNARDINO REALINO
(Sacerdote)

Bernardino Realino nacque a Carpi nel 1530 la sua educazione fu affidata interamente alla madre, a causa delle lunghe assenze del padre, impegnato a servizio dei principi dell' epoca. Dopo la laurea in legge conseguita nel 1556 a Bologna, ricoprì la carica di podestà dei paesi di Felizzano e Cassine; fu poi pretore a Castelleone.
Entrato al servizio del marchese Francesco Ferdinando d'Avalos, viceré di Sicilia, si trasferì a Napoli e incontrò due gesuiti che suscitarono in lui un interesse tanto forte, da spingerlo a entrare nell' ordine della Compagnia di Gesù, fondata da sant'Ignazio di Loyola. Ottenuta la benedizione paterna varcò la soglia del noviziato il 13 dicembre del 1564.

Svolse attiva opera di apostolato soprattutto a Lecce, dove si spense nel 1616. Le reliquie sono custodite nella Chiesa del Gesù di Lecce.

Una sera di un inverno rigidissimo, vigilia di Natale, padre Bernardino agghiacciato dal freddo, era attesa che un frate gli portasse un po' di fuoco: a un tratto la camera in cui stava si rischiarò di una luce insolita e davanti a lui comparve la Madonna con il bambino Gesù. Gli chiese perché tremasse e Bernardino confesso la sua sofferenza causata dal terribile freddo. Maria allora, con ineffabile bontà, gli porse il Bambino tra le braccia e glielo lasciò . Quando il fratello giunse udì il padre ripetere estasiato: "Ancora un poco Signora mia, ancora un poco". Per tutto quell'inverno non tremò più pur senza avere alcun fuoco materiale .

Morì a Lecce il 2 luglio del 1616, ma  prima che il pio gesuita Bernardino Realino morisse, il consiglio municipale di Lecce si recò al capezzale del morente per pregarlo di accettare ufficialmente la protezione della città.
Fu beatificato nel 1895 da Leone XIII e canonizzato da Pio XII il 22 giugno 1947, e proposto come esempio di educatore.

fonte: santodelgiorno.it