10 luglio
SANTE RUFINA E SECONDA
(Martiri di Roma)
Il 10 luglio
la Chiesa cattolica ricorda e celebra la memoria delle sante Rufina e Seconda, vergini e martiri. Due donne che
hanno dimostrato nel corso della propria vita una straordinaria fede, non cedendo alle torture tese a scoraggiare
il loro credo.
Non si conosce con precisione la data di nascita di Rufina e Seconda, sorelle nate nel corso del terzo
secolo dopo Cristo in una famiglia nobile cristiana (il loro padre era il senatore Asterio): è noto però che, con la
salita al potere nel 253 dopo Cristo, l'imperatore Valeriano decise non solo di riprendere le persecuzioni contro i
credenti cristiani ma di renderle molto più dure rispetto al passato. Questo cambiamento ebbe delle pesanti
conseguenze anche sulla vita delle due sante Rufina e Seconda, visto che i loro promessi mariti decisero di
rinnegare la loro fede.
I due, ben sapendo le difficoltà e il pericolo a cui sarebbero andati incontro nello sposare
due cristiane, fecero delle pressioni alle due sorelle in maniera tale che si convincessero ad abbandonare il
Cristianesimo e ad abbracciare il paganesimo.
Le due donne non si lasciarono convincere e i loro presunti
compagni si trasformano da futuri mariti in loro aguzzini in quanto le denunciarono alle autorità competenti
della persecuzione. Le Sante Rufina e Seconda fuggirono via da Roma, recandosi nella vicina Etruria ma non
riuscirono a mettersi in salvo: dopo poco tempo vennero trovate ed arrestate dai soldati romani. Le due donne
vennero portate innanzi al prefetto Giunio Donato, il quale dopo aver preso atto della loro intenzione di restare
fedeli alla religione cristiana le condannò a morte.
L'esecuzione venne eseguita lungo la via Cornelia con Rufina
che venne decapitata mentre Seconda fu bastonata a morte. I loro corpi abbandonati furono piamente recuperati e sepolti da una matrona romana di nome Plautilla, a cui le giovani martiri erano apparse in sogno, invitandola a convertirsi.
Sul luogo della sepoltura papa Giulio I (341-353) fece erigere una basilica, di cui non è però rimasta traccia.
fonte: santodelgiorno.it
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